Quando avremo fatto il vuoto dentro di noi qualcosa del divino entrerà, prima non ci sarà niente, ci saranno tante cose umane, pensieri, affetti, desideri, belli e nobili ma sempre e solo umani, il divino ha bisogno del vuoto in noi per entrare, o quantomeno per accennare a un possibile avvicinamento tra la nostra forma umana e quella angelica…il niente, l’assenza totale, di pensieri e sentimenti, l’annullamento di ciò che siamo, zero di tutto, ambizioni e sogni compresi, zero passioni, state pensando alla morte? E’ cosi…si muore per rinascere e nel momento che si passa da una forma all’altra si sperimenta il vuoto nulla, l’assenza di ogni cosa, come se non esistesse niente…Ora la misura di quanto siamo pieni è la misura di quanto siamo lontani dal Divino …non parlo di dio, dio qui non c’entra…dio è un’idea e nel vuoto nulla di cui parlo la prima cosa che viene eliminata sono le idee, il divino in noi è la perfetta armonizzazione della nostra frequenza energia con quella che muove l’universo e tutte le galassie nel loro insieme…L’amor che move il sole e l’altre stelle (Dante, Paradiso XXXIII,145) E questa è la ragione per cui l’uomo non comprende il divino, perché vuole farlo nella sua forma umana, sarebbe come volere imparare a nuotare senza entrare in acqua, per nuotare ci si deve spogliare, per diventare divini si fa la stessa cosa, ci si spoglia di tutto ciò che si è, e nudi si va verso la Luce…
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