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Sull’Amore III

Per conoscerci e sapere chi davvero siamo dobbiamo semplicemente guardare l’altro:chiunque esso sia ci fa da specchio. Lo specchio è sempre attivo. Comprenderlo con la ragione non ci fa crescere, finché rimane una comprensione razionale non evolviamo. VEDERLO è tutta un’altra cosa. Naturalemente molti specchi ci piacciono e questi li integriamo subito, quelli che non ci piacciono li rifiutiamo. Tutto ciò che rifiutiamo è in noi come Ombra, questa parte di noi rifiutata che l’altro comunque ci mostra, proprio perchè rifiutata crea un sacco di guai. Cosi ci ritroviamo a vivere situazioni dolorose che non riusciamo a comprendere: ma come perchè mai mi succede questo, a me poi? Ci succede perchè l’altro ci mostra un’aspetto che non solo non vogliamo integrare, ma contro il quale ci accaniamo con veemenza, credendo ovviamente che riguarda l’altro e non noi. L’altro pero è sempre e solo specchio, portato all’estremo potremmo perfino dire che l’altro non esiste, dal momento che la realtà è un’illusione. Ovviamente quando incontriamo una persona di cui non ci importa molto, cio che ci mostra ci tocca fino ad un certo punto, ma quando l’altro è il genitore, o il figlio/a, la compagna/o o qualsiasi persona a cui siamo legati per amicizia, amore o anche lavoro, li si scatenano forti emozioni che a fatica rusciamo a gestire. Quando lo specchio ci mostra qualcosa che detestiamo sfoghiamo tutta la nostra rabbia e la nostra indigniazione, perchè la mente ha deciso che quella cosa non è giusta, non è bella, non è corretta, etc. Invece di approfittare dell’altro che visibilemente ci mostra cosa ancora dobbiamo integrare per crescere nella Luce, lo attacchiamo, critichiamo, condanniamo e giudichiamo, era li per farci un regalo e noi lo rispediamo al mittente. Crescere nell’Amore, nella Luce non ha niente a che fare con i buoni sentimenti, riguarda solo la nostra capacità di integrare la nostra Ombra che l’altro ci mostra con i suoi “difetti”, “aspetti nefasti”, “cattiverie” etc.  Questo significa “Crescere nell’Amore” per questo Gesù dice ama il tuo nemico, perchè amando ciò che odii riesci ad integrarlo e integrandolo ritorni ad essere ciò che eri all’inizio, una sola cosa con Dio. Questo significa ESSERE DIO, significa essere UNO, non più diviso nella dualita bene/male, giusto/sbagaliato, ma poco importa quante volte io ripeta questi concetti che sono sempre gli stessi, conta solo quando VEDIAMO l’altro cosi come è, perchè quando avviene vediamo NOI stessi nella nostra interezza e da li possiamo iniziare ad amarci davvero che è la sola cosa che conta:AMARSI COSI COME SI È; SENZA “SE” SENZA “MA” E SENZA “PERÒ. Chi ti ama e ti critica e lo fa per il tuo bene, non ti ama per niente, se ti critica significa che quella parte di te la vuole corregere, quindi non l’accetta e nemmeno vuole farlo, vuole corregerti perchè secondo lui/lei è giusto cosi. Giusto è solo ciò che siamo cosi come siamo. Non c’è niente di giusto o sbagliato nel nostro Universo, c’è solo la Vita, amarla significa prederla cosi come è, non cambiarla, non correggerla, non migliorarla… Per sapere quanto ci amiamo dobbiamo creare una situazione terrible, più è terribile più è difficile la prova più è grande al misura del nostro Amore, perchè se riusciamo ad amarci quando non siamo più niente e nessuno, quando abbiamo perso tutto, quando non abbiamo nemmeno più un bricciolo di autostima, ebbene è li che incontriamo e conosciamo la misura del nostra AMORE. Li nel luogo più buio della vita e della tua coscienza avviene l’incontro più profondo, infine il solo che davvero conta, quello con te stesso.

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